Svetasvatara Upanisad

Traduzione e note a cura del Gruppo Kevala

con il commento di Âa§kara Traduzione dal sanscrito e note a cura del Gruppo Kevala

La Âvetå©vatara Upani@ad appartiene allo Yajur Veda “nero” e deve il nome al ®@i Âvetå©vatara. In essa appaiono alcuni elementi fondamentali che la mettono in relazione con la Bhagavadg¤tå, il Såækhya e lo Yoga. Nel Primo Adhyåya si pone una serie di interrogativi sulla causa della venuta in essere dell’universo. Le risposte dell’Upani@ad vengono chiarite da Âa§kara alla luce della “dottrina della modificazione apparente” (vivartavåda), cardine dell’Advaita. Nel Secondo Adhyåya vengono esposti i mezzi concernenti la meditazione, quali il luogo, le modalità, gli strumenti accessori come la respirazione (prå…åyåma) e altri. Nel Terzo Adhyåya viene chiarita la differenza tra il Brahman “con attributi”, che proietta il mondo e lo riassorbe, e Brahman “senza attributi”, privo di qualsiasi rapporto con alcunché e perenne Sostrato di tutto. Nel Quarto Adhyåya si espone ancora l’insegnamento sulla natura del Brahman. Nel Quinto Adhyåya si afferma che la Conoscenza e l’ignoranza, sebbene antitetiche, giacciono entrambe nell’Indistruttibile (ak@ara), sono “profondamente nascoste” in Quello. Nel Sesto Adhyåya viene ribadita la natura del Brahman come fondamento non solo per l’esistenza dell’universo, ma anche per il divenire ciclico.
ISBN: 978-88-85405-62-2
Pagine: 368
Prezzo: € 16